DETTAGLIO DEL PERCORSO
Itinerari Culturare tra Centro Storico e Musei
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Da Contrada di Porta dei Cappuccini a Porta Madonna: il corso, Palazzo Bindi e la Biblioteca Civica
Il tracciato della via, progettata fin dalla fondazione del 1470 circa come l’asse principale cittadino, piega in corrispondenza del duomo, fonte creatrice dell’impianto urbano: tale espediente permette a chi entra nel corso di non vederne la fine, impedendo di percepire con un solo sguardo le dimensioni reali della città.
Giulia è un unico organismo denso di suggestioni ottiche e prospettiche che si propongono anche nella piazza ducale e in quella del mercato. Centro della vita civile, con il Municipio, culturale e religiosa di Giulianova, corso Giuseppe Garibaldi è costeggiato dalle facciate dei palazzi più importanti della città e da alcuni esercizi commerciali storici.
Al primo piano di Palazzo Bindi, al civico 14, si trova la Biblioteca Civica, tra le più importanti della regione, nata grazie al generoso lascito che Vincenzo Bindi (Giulianova, 1852 – Napoli, 1928) fece alla sua “dilettissima patria” e consistente nel suo Palazzo lungo corso Garibaldi, nella sua collezione di opere d’arte dal XVII al XX secolo, andate a costituire la Pinacoteca Civica, e nella raccolta di oltre cinquemila volumi e circa quindicimila documenti fra manoscritti e autografi.
Il ricco “fondo bindiano” conserva, inoltre, alcuni preziosi incunaboli, come l’Opera Omnia del 1494 del vescovo e umanista Giannantonio Campano, protagonista, assieme al duca Giulio Antonio, della fondazione della nuova città
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Percorso CulturaleMuseo archeologico Torrione La Rocca
Il rione della “Rocca”, posto nel punto più alto della roccaforte di Giulia, era il luogo più fortificato con i suoi tre torrioni: “La Rocca”, all’angolo, e a breve distanza gli altri due, detti “il Buscione” e “il Mozzone”, oggi non più esistenti.
La cinta muraria venne completata con ogni probabilità già entro il 1480, a pochi anni dalla fondazione. La torre, dal 2001, è la sede della sezione archeologica del Polo Museale Civico dove sono conservate le testimonianze della vita della città romana di Castrum Novum Piceni, fondata dai romani attorno al 290 a.C. alla foce del fiume Batinus, l’odierno Tordino a Sud della città, su un insediamento preesistente, come anfore, vasellame, oggetti vari che provengono da sepolture.
Tra i reperti spiccano le interessanti lucerne istoriate che prodotte a Castrum, venivano imbarcate dal suo porto e raggiungevano gli angoli più lontani dell’Impero. SCOPRI DI PIU'
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Percorso CulturaleMuseo musicale "Gaetano Braga"
Il museo, la cui collezione è stata ampiamente arricchita dall’Associazione omonima che ne gestisce l’attività di ricerca, è dedicato alla folgorante carriera internazionale del musicista, compositore e operista Gaetano Braga (Giulianova, 9 Giugno 1829 – Milano, 20 Novembre 1907).
Conosciuto come autore della celebre Leggenda Valacca, una delle più note romanze da salotto, eseguita, registrata e pubblicata (oltre 250 volte) in tutto il mondo tra la fine dell’Ottocento e i nostri giorni, occupò un posto di primo piano tra i virtuosi di violoncello più noti del suo tempo.
Nella seconda metà dell’800 il musicista decise di ricostruire integralmente, nello stesso sito e nella forma attuale, la propria casa natale, originariamente ancora più piccola.
Oggi è adibita a Museo e vi sono conservate diverse opere d’arte (quadri, disegni, sculture) sulla figura e la vita del musicista Gaetano Braga.
Tra i pittori e gli scultori, delle opere presenti nel Museo, figurano P. Montegny, P. Chardin, S. Schaeppi, Antonio Malaspina, Antonio Tantardini, il giuliese Antonio Tentarelli; vi si trovano anche lettere, illustrazioni, documenti e spartiti, frutto della ricerca condotta in Italia ed all’estero dagli studiosi dell’Associazione omonima che vi ha la sede.
Visitando il museo è possibile, inoltre, ascoltare registrazioni e incisioni di alcune composizioni di Gaetano Braga e di altra musica di quel periodo.
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Percorso CulturaleLa Cappella gentilizia De Bartolomei
La cappella di San Gaetano da Thiene, voluta ed eretta dall’ingegnere Gaetano De Bartolomei tra il 1868 e il 1876, si affaccia su quella piazza che dopo l’Unità d’Italia diventò il manifesto del fervore economico e sociale, nonché culturale, di Giulianova.
All’interno si conservano alcuni capolavori in marmo di Raffaello Pagliaccetti (Giulianova, 1839 – 1900), fra i rappresentanti più stimati della scultura degli ultimi decenni dell’Ottocento, tra cui spicca il Cenotafio in memoria di Angelo Antonio Cosimo De Bartolomei, con le personificazioni della Storia, dell’Archeologia e della Poesia.
Nella cappella sono anche esposte le sculture del giuliese Alfonso Tentarelli (Giulianova, 1906 – 1992).